«Roberto, attento, il semaforo è rosso». Lugano, primi anni Settanta. Alla Gerra è appena stato inaugurato il Giardino della circolazione, un luogo in cui gli allievi delle scuole imparano le basi della sicurezza e della disciplina stradale. Un poliziotto si avvicina a un bambino seduto sulla sua go-kart, invitandolo, con un sorriso, ad aspettare il verde. Il piccolo automobilista si chiama Roberto Badaracco, e cinquant’anni dopo diventerà vicesindaco di Lugano. Da allora tanti bambini come lui hanno macinato metri sul circuito didattico vicino allo stadio, e tanti altri lo faranno, perché il Giardino della circolazione sopravviverà alla riorganizzazione logistica dettata dal progetto del Polo sportivo.

Non è mai cambiato

Creato durante la costruzione delle vicine scuole, il Giardino aprì ufficialmente le sue porte nel 1972 su iniziativa del TCS e della Città. Prima l’educazione stradale veniva impartita alle scuole centrali di Lugano, nella cui corte interna c’era un percorso didattico dove fare pratica realizzato negli anni Cinquanta. Già allora gli allievi si cimentavano fra indicazioni e divieti con biciclette, tricicli e automobiline varie. Con gli anni e l’introduzione di nuove norme, poi, emerse la necessità di uno spazio nuovo e più adatto per sensibilizzare i piccoli utenti della strada e diminuire il numero d’incidenti, in particolare quelli capitati ai bambini in bici, così nacque il progetto alla Gerra. Il Giardino della circolazione realizzato allora è pressoché identico a quello odierno: sono stati messi solo alcuni «cerotti» e il tempo comincia a mostrare i suoi segni, sia sul fondo asfaltato sia sulle attrezzature.

La carica dei quattromila

Ogni anno il percorso didattico è frequentato da 3.500-4.000 allievi delle scuole dell’infanzia e delle elementari cittadine. Eccezionalmente lo utilizzano anche scuole di altri Comuni, oppure istituzioni come l’Esercito e i Pompieri. Il calendario alla fine, che non prevede lezioni d’estate e d’inverno, è fitto di appuntamenti e se uno viene rimandato non è facile recuperarlo, come ci spiega il responsabile dell’educazione stradale della Polizia cittadina Patrick Bruehwiler. «Generazioni di bambini di Lugano sono passati e passano al Giardino, e ne hanno un ricordo indelebile ed esaltante: imparano divertendosi. Abbiamo un percorso stradale in miniatura che a tutti gli effetti rispecchia la realtà ed è dotato di segnaletica orizzontale e verticale, con tanto di semafori. Inoltre, a lato, c’è una pista chiamata Gimkana che ricrea una sorta di percorso ad ostacoli per simulare diverse situazioni di pericolo che potrebbero verificarsi sulla strada. Buche, oggetti, cordoli del marciapiede. La usano gli allievi di quarta elementare per affinare le loro abilità in bicicletta e imparare a segnalare con la mano i cambi di direzione».

L’obiettivo, introducendo ogni anno qualche elemento nuovo, è fare in modo che i bambini, una volta arrivati in quinta elementare, siano consapevoli di come occorre comportarsi. «Qui abbiamo anche creato per gioco una ‘prigione’ – in realtà una panchina coperta – dove vanno per un paio di minuti i bambini che non si comportano bene». L’approccio educativo, in generale, funziona. I piccoli ascoltano, assorbono. «Alcuni, a volte, vengono a raccontarci che un loro genitore è passato con il rosso o ha commesso altre infrazioni» ricorda con un sorriso Bruehwiler.

Solo una sforbiciata

A completare il Giardino c’è un locale adibito a magazzino dove sono tenute biciclette di varie dimensioni, le go-kart e tutto il materiale che serve per le lezioni e la manutenzione. Lo scorso ottobre ha dovuto subire una piccola «sforbiciata» sul lato est a causa della realizzazione di una stradina fra i campi di Cornaredo e gli spogliatoi provvisori, ma probabilmente, come ci hanno spiegato i tecnici che stanno gestendo il cantiere del PSE, non ci saranno altri tagli. Anzi, in futuro il Giardino della circolazione potrebbe anche recuperare i metri quadrati perduti. Per la felicità dei suoi piccoli allievi.

Articolo originale: Con il PSE cambierà tutto, o quasi: rimarrà la pista didattica (cdt.ch)
Immagine: Il Giardino della circolazione alla Gerra. © CdT/Chiara Zocchetti

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